domenica 11 agosto 2013

GIORNO 18: OMAGGIO A NINO LEOTTI


"...Molti dipinti sono la traduzione di una visione critica di determinate realtà sociali, a volte angosciosa e a volte sarcastica. Ciò che appare evidente è lo sprezzo della forma, la voluta noncuranza con cui delinea volti e corpi, l'aspra violenza e il disordine delle pennellate che riconducono a una analisi che sa essere spietata e divertita, drammatica e ironica."
Virginia Buda

"Nino Leotti (...) matura la sua passione pittorica che, da una prima linea figurativa ispiratagli dagli studi degli impressionisti e degli espressionisti, lo porta al gruppo di Corrente; la frequentazione degli artisti di quel Gruppo, e in particolare di Migneco, gli fa completare il suo linguaggio artistico espressivo. Entra poi in contatto a Roma con Mazzullo, Guttuso, Zavattini, Vittorio De Sica, Stefano D'Arrigo, Quasimodo, che lo citano come uomo dall'animo curioso e appassionato amante dell'arte e della gastronomia. Dopo aver operato a Milano, a Roma e all'estero, continua la sua attività artistica nella città natale di Barcellona Pozzo di Gotto. (...)"

Ritorniamo con una certa emozione al Castello per l'inaugurazione della mostra del Maestro Nino Leotti - nonno di Giorgio, Alberto e Antonio.  
Per la prima volta in mesi, il cielo è cupo, il vento preannuncia tempesta e l'atmosfera riporta a tempi oscuri e lontani.
Natalie, Micol, Nikki, Liling

Dopo una breve e interessante presentazione di assessori e critici d'arte, saliamo per un'angusta scala ai piani superiori. L'esposizione dei dipinti di Nino Leotti - burrascosi paesaggi marini, ritratti di pescatori  e contadini, scene di vita quotidiana siciliana - e delle sculture del Maestro Salvatore De Pasquale si suddivide in tre sale affacciate alla corte principale.

Il nostro percorso tra le opere è profondamente arricchito dagli aneddoti dei familiari, rendendo l'esperienza molto più ricca di calore e intimità rispetto alla usuale lettura di un catalogo o visita ad un museo.

Walter Leotti con Giorgio, assessori e critici presenti all'evento

Alberto, Nanne, Rina e il Professore ammirano la straordinaria scultura in ossidiana del maestro De Pasquale, difficilissima da realizzare a causa della natura vetrosa del materiale lavico e lavorata con il solo ausilio di uno scalpello.

Giorgio davanti al dipinto "L'esodo" accanto al Maestro De Pasquale, 
mentre Antonio, in primo piano, si dedica al reportage della mostra.


Sullo sfondo di un quadro di Nino Leotti, Giorgio e Cettina, Liling e Alberto

http://www.youtube.com/watch?v=FpmLiruR_BA

L'evento giunge al termine e tutti noi ci ritroviamo nell'atrio con le nostre impressioni e suggestioni. Stiamo per uscire, ma un'improvvisa pioggia torrenziale, forti raffiche di vento, fulmini e tuoni ci obbligano a fermarci ancora un po'...come se lo spirito riconoscente e ribelle di Nino si manifestasse.










Nessun commento:

Posta un commento